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E’ finito il pesce. L’Italia sta mangiando quello di qualcun altro

In Senza categoria on Maggio 5, 2011 at 4:13 PM

E’ finito il pesce. Nel senso che l’Italia è circondata dal mare, ma il pesce pescato nel Mare Nostrum o prodotto con l’acquacoltura nell’intero arco di quest’anno è sufficiente a soddisfare solo un terzo dei bisogni nazionali.

Si potrebbe anche dire così: a partire dal 30 aprile stiamo mangiando il pesce di qualcun altro.

L’intera Unione Europea si trova in una situazione di questo genere. E’ circondata da mari in teoria pescosissimi, ma pratica una pesca insostenibile perchè troppo intensa: lo ammette peraltro la stessa Ue.

La conseguenza della pesca di rapina praticata nel passato e nel presente è che l’Unione Europea cattura (o produce con l’acquacoltura) solo la metà del pesce sufficiente ai propri bisogni: e a partire dal 2 luglio mangerà il pesce altrui.

I dati vengono dal rapporto “Fish dependence 2011″ presentato in questi giorni da Nef (New Economics Foundation, un gruppo indipendente di ricerca e azione che studia il reale benessere economico) e da Ocean2012, una coalizione di organizzazioni promossa e coordinata dal Pew Environment Group, il ramo del Pew Charitable Trusts che si occupa di tutela dell’ambiente.

La pesca italiana ed europea, vi si legge in sostanza, si è infilata in una sorta di circolo vizioso. Si prelevano pesci dal mare molto più velocemente rispetto al ritmo con cui i pesci stessi riescono a riprodursi e a colmare i vuoti che l’azione umana apre nelle loro fila.

Il pesce non manca nei supermercati solo perchè lo si va a prendere altrove. E anzi: in Italia i consumi rimangono invariati ma anno dopo anno le catture del pesce “nostrano” diminuiscono (sintomo dello sfruttamento eccessivo degli stock ittici); anche a livello europeo la dipendenza dal pesce altrui è in costante aumento.

Il giorno a partire dal quale alcuni Paesi Ue diventano dipendenti dal pesce di importazione è: Spagna, 8 maggio; Portogallo, 26 aprile; Francia, 13 giugno; Germania, 27 aprile; Italia, 30 aprile; Regno Unito, 16 luglio

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