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Randagi: un consigliere regionale sardo propone di bruciarli

In Senza categoria on agosto 30, 2010 at 6:29 PM

Randagi: un consigliere regionale sardo propone di bruciarliAllucinante proposta di un consigliere regionale della Sardegna: l’on. Gian Franco Bardanzellu, ex An, ha suggerito di rispondere all’emergenza randagismo nella sua regione con “misure straordinarie”. Ad esempio bruciando un cospicuo numero di cani randagi per toglierli di mezzo.

Come riporta Geapress, infatti, le idee del consigliere regionale sardo sono molto chiare: a mali estremi estremi rimedi

Davanti a un’emergenza bisogna avere il coraggio di misure forti. E anche impopolari. Per fronteggiare il randagismo, in attesa di migliorare le strutture di accoglienza, educare alla sterilizzazione e punire chi abbandona gli animali, sarebbe opportuno incenerire i cani abbandonati

E dire che Bardanzellu, che risulta essere un appassionato di caccia, dovrebbe avere abbastanza confidenza con i cani e con la normativa nazionale che li riguarda: microchip, sterilizzazione, maltrattamenti… evidentemente, però, per l’onorevole sardo questi cani randagi sono veramente troppi. La soluzione proposta, almeno, è temporanea:

Non ho mai pensato che incenerire i randagi debba essere la costante, tanto meno un’abitudine. Piuttosto è una misura eccezionale, perché l’emergenza è eccezionale. Io, nel breve periodo, non vedo altre soluzioni

E, allora, se l’emergenza è eccezionale ci permettiamo di chiedere all’onorevole Gian Franco Bardanzellu uno sforzo intellettuale eccezionale per partorire un’idea più moderata e, soprattutto, più rispettosa della normativa vigente in fatto di animali randagi.

Bergamo, nasce la prima cattedrale vegetale: è fatta di rami intrecciati

In Senza categoria on agosto 30, 2010 at 6:25 PM

Una cattedrale a 5 navate e 42 colonne costruita con 1.800 pali di abete, 600 rami di castagno, 6 mila metri di rami di nocciolo, uniti da legno flessibile, picchetti, chiodi e corde secondo l’antica arte dell’intreccio. E negli anni, il progetto prevede che all’interno cresceranno 42 piante di faggio e la natura prenderà completamente il sopravvento.

Dopo alcuni mesi dall’avvio dei lavori è pronta nel bergamasco, a Oltre il Colle, a 1345 metri di altitudine la prima Cattedrale Vegetale. La struttura, ai piedi del Monte Arera, su progetto di Giuliano Mauri (artista scomparso nel 2009) sarà inaugurata il 4 settembre. L’ opera è stata voluta, nell’Anno Internazionale della Biodiversità, dal Parco delle Orobie Bergamasche, insieme ai Comuni di Oltre il Colle, Roncobello e Ardesio e con la partecipazione del Centro di Etica Ambientale di Bergamo.

La Cattedrale Vegetale, all’avvio della salita per il Pizzo Arera, è stata costruita al centro di una radura silenziosa circondata da una cortina naturale di alberi. L’architettura vegetale è alta da 5 a 21 metri, lunga 28,5 e larga 24 metri e copre 650 metri quadrati di superficie. Con la sua struttura aperta e percorribile in ogni direzione è destinata, nel tempo, a diventare teatro naturale per eventi legati ad altre discipline della creatività, luogo di sosta per momenti formativi ed educativi oltre che punto di partenza e di arrivo tra i sentieri delle Orobie